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DELUSIONE

Giovedì scorso durante la trasmissione “Curva Ovest” su NoiTV, ospite l’A.D. della Lucchese Ray Lo Faso, è stato fatto l’excursus di questi primi mesi della nuova gestione.

Il Dirigente, braccio destro del patron Andrea Bulgarella anche nelle altre società del Gruppo, pur mantenendo un profilo basso, ha elencato una serie di situazioni-problematiche che cozzano clamorosamente con alcuni articoli di stampa che abbiamo letto nelle ultime settimane.

Quando Ray Lo Faso parla di squadra da metà classifica, di corse fatte a Marzo (l’ingresso dei nuovi soci era previsto ad Aprile…) per far fronte a scadenze imminenti, di situazione debitoria importante, di settore giovanile completamente da rifondare (la Primavera 3 è addirittura retrocessa), di molte cose che non funzionano all’interno della vecchia compagine societaria, dice cose abbastanza ovvie che, gran parte di esse, sono facilmente riscontrabili seguendo un minimo le sorti rossonere.

Tradotto significa: squadra poco più che sufficiente, abbiamo dovuto anticipare l’ingresso per mettere denaro fresco, dobbiamo ricapitalizzare debiti importanti, dopo quattro anni non c’è un settore giovanile (che invece doveva essere il fiore all’occhiello per le famigerate plusvalenze…) e altre cose che, dall’esterno, ci sfuggono. Poco o niente in comune con articoli dove si parla di squadra forte, di squadra con un’ossatura importante, di squadra da ritoccare (addirittura qualcuno vede già tre quarti dell’asse portiere, difensore centrale, centrocampista centrale, attaccante centrale…..), di buona stagione (ricordo la debacle del settore giovanile, sperando che almeno la Lucchese femminile raggiunga la salvezza….), il tutto condito da una situazione debitoria importante.

Secondo il mio modestissimo parere, gli organi di informazione dovrebbero essere “super partes” o, quantomeno, essere più equilibrati nei giudizi.

Menarla con sponsorizzare Tizio o Caio, continuare a scrivere che sarebbe sbagliato fare una cosa piuttosto che un’altra, continuare ad incensare una stagione che, mese più mese meno, avrebbe portato a guai seri (…non aggiungo altro per rispetto…), non è corretto nei confronti dei lettori tifosi, tranne che non si considerino dei dementi e non è corretto nei confronti della nuova proprietà che ha tutti i diritti di agire come meglio crede. Come dire…”fate voi, però…..”.

Poi vedi che l’Italia è quarantunesima nella classifica dell’Indice della Libertà di Stampa (nel 2022 era al 58° posto…..) e capisci tante cose, non solo legate alla Lucchese.

Non si parte nel migliore dei modi e non solo per le questioni sopra citate.

Da alcuni giorni, infatti, si susseguono voci più o meno dirette (alcune direttissime) di rapporti tesi tra vecchi soci e nuovi dirigenti.

Quando è iniziata l’Era Bulgarella, tutti sembravano concordi nel dire di aver trovato la soluzione migliore, di avere finalmente un futuro, di aver messo la Lucchese in cassaforte, ecc. ecc. Alcune settimane dopo, annusando puzza di bruciato per alcune (forse) esclusioni, questa convinzione sembra non esserci più o meglio, Bulgarella avrebbe scelto le persone sbagliate da mettere al suo fianco.

La domanda sorge spontanea…..come sarà possibile un’eventuale convivenza tra vecchi e nuovi dirigenti?

L’ipocrisia (è l'atteggiamento con cui si esprimono sentimenti, valori, opinioni o credenze morali che non si hanno o che non si approvano, o più semplicemente l'atto di mentire consapevolmente per attirare favori sociali) regna sovrana a tutti i livelli, figuriamoci nel calcio dove tutti parlano ma nessuno dice la verità, dove oggi è bianco ma domani può diventare nero, dove Tizio è eccezionale ma domani la peggior persona al mondo, dove ci si sputtana a vicenda, dove si pensa che i tifosi (GLI UNICI che tengono veramente alla maglia e alla città) siano i coglioni di turno da imbonire, dove si dice di fare tutto per amore ma non si conosce nemmeno il significato della parola, dove ogni giorno scopri qualcosa o qualcuno che ti delude profondamente.

Ecco la parola che chiude queste poche righe: DELUSIONE (disagio morale provocato da un risultato contrario a speranze, previsioni).

Giulio Castagnoli

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