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ANCONA - LUCCHESE 1-1 (PLAY OFF)

Niente da fare. La Lucchese saluta i play off al primo turno e, da oggi, è già futuro. Dispiace per il modo con il quale è avvenuta l’eliminazione (al 95’ i rossoneri erano al turno successivo…) ma c’è, onestamente, poco da recriminare.

La Lucchese è sempre stata questa, con quei pregi che tutti hanno riconosciuto e con i molti difetti che qualcuno ha cercato di nascondere sotto il tappeto; pregi e difetti che si sono ripetuti anche nella gara al “Del Conero” e che hanno portato all’eliminazione.

Il rammarico, caso mai, viene dal fatto che l’Ancona è apparsa una squadra “alla frutta” che, opinione personale, ha poco da dire e ancor meno da dare; i “dorici” sono sembrati svuotati sia fisicamente che mentalmente, in linea con un finale di stagione che li ha visti crollare, anche in classifica. La Lucchese non ne ha approfittato e questo è l’unico rammarico.

La gara è stata brutta con pochissime occasioni, ma mister Maraia l’aveva preparata bene; i rossoneri dovevano vincere, d’accordo, ma non dovevano prestare il fianco per restare in partita fino alla fine.

La formazione è quella annunciata….nel senso che qualche tifoso la sapeva già da un paio di giorni e girava su alcune chat, alla faccia degli allenamenti a porte chiuse (anche questa cosa dovrà finire…); fuori Coletta, Quirini, Fabbrini, Mastalli, dentro Cucchietti, Alagna, Visconti, Franco.

Ad un primo tempo dove non si conta nemmeno un tiro nello specchio della porta per entrambe le contendenti, fa riscontro una ripresa dove l’Ancona si fa preferire se non altro in fatto di occasioni da gol; i dorici, gol a parte, ne creeranno tre nella stessa azione (parata di Cucchietti, salvataggio sulla linea e traversa) mentre i rossoneri, gol a parte, non ne creeranno nessuna.

I cambi di Maraia a nove minuti dalla fine (la Lucchese terminerà la gara con cinque attaccanti di ruolo sul terreno) spezzano il brutto equilibrio; l’azione sulla destra è ben orchestrata con lo scambio Bruzzaniti-Panico-Bruzzaniti e con il perfetto cross di quest’ultimo per la testa dell’appena entrato Romero (83’).

Lucchese in vantaggio e Ancona in apnea praticamente dall’inizio della gara, quindi tutto fatto? Teoricamente si…..

L’arbitro, allo scoccare del novantesimo, concede sei minuti di recupero ma i marchigiani non ne hanno più e non ne hanno mai avuta… e provano le carte della disperazione tipo improbabili rigori ecc.

Al minuto novantacinque, sull’ultima punizione (scende anche l’estremo dorico Perucchini) la Lucchese difende male e per Mondonico è troppo facile schiacciare in rete in perfetta solitudine.

L’arbitro fa ricominciare la gara, ma fischia quasi subito facendo infuriare i giocatori in campo e la panchina rossonera.

Cala il sipario sulla stagione 2022/23 dei rossoneri, una stagione con nessuna sofferenza (e questo è positivo) e con poche gioie.

Alla fine la Lucchese si è dimostrata una squadra da metà classifica in un campionato povero (mediocre) e non sono d’accordo con chi sostiene che esiste già un’ossatura e che basteranno alcuni ritocchi; quando arrivi a trenta punti dalla prima in classifica e a ventotto dalla seconda e dalla terza, significa che il gap è importante e che non basteranno pochi innesti.

I nuovi dirigenti, per rispetto della passata gestione, non hanno ancora ufficialmente parlato. Tutti aspettiamo di capire, da Ray Lo Faso e da Giuseppe Mangiarano (coloro che saranno i motori, amministrativi e tecnici, della nuova gestione) quelli che saranno i programmi a breve e medio termine. C’è da ricostruire, ricreare entusiasmo, progettare, programmare.

Da oggi, è già futuro.

Giulio Castagnoli

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