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LUCCHESE - PISTOIESE 1-0

Serviva soltanto vincere per mantenere una flebile speranza di salvezza e vittoria è stata.

La ghiotta occasione ce la porge su un piatto d’argento il calendario: una Pistoiese in piena crisi tecnica (coincisa con il cambio di allenatore) e falcidiata dal Covid.

La gara di mercoledì scorso ha lasciato strascichi in casa rossonera, inutile negarlo, con le speranze di salvezza che si sono liquefatte nel giro di trenta minuti, da vincere a perdere. Si tenta di dare un senso a questo finale di stagione ed è giusto che sia così.

Lucchese che si presenta subito gagliarda e che aumenta il rammarico; quante partite abbiamo “aspettato” gli avversari, dalle prime alle ultime in classifica, rinunciando ad offendere? Praticamente tutte le gare disputate, ma stasera era vietato ed i rossoneri hanno dimostrato, maledettamente tardi, di saper attaccare gli avversari.

Dopo una partenza più convinta, il primo episodio che sposta l’ago della bilancia a favore dei rossoneri; Maurizi interviene su Sbrissa con un fallo pericolosissimo e l’arbitro gli sventola il rosso diretto (10’). Pochi minuti dopo Bianchi (un fenomeno che non c’entra niente con la categoria) sfiora la traversa con un pallonetto. Petrovic colpisce il palo a portiere battuto (20’), poi ancora Bianchi si destreggia in area e il suo siluro sibila accanto al palo di sinistra dell’immobile Perucchini. La Pistoiese non sta a guardare e in un paio di circostanze impegna Biggeri, ma l’inerzia della gara è sempre stata in mano ai rossoneri.

Lo 0-0 con il quale si chiude la prima frazione, non da i reali meriti ad una Lucchese a trazione più offensiva.

Ad inizio ripresa (2’) Sbrissa conclude da fuori, ma la traversa gli nega la gioia del gol a portiere battuto e quando si comincia a pensare che anche stasera la Dea Bendata continui a metterci lo zampino, il duo dei migliori in campo, Sbrissa-Bianchi confeziona la bella azione per il vantaggio rossonero (5’).

Al 17’ Momentè si becca il secondo giallo per simulazione e lascia gli “orange” in nove uomini. Tutto facile? Nemmeno per sogno….alla Lucchese viene il “braccino” e dalla panchina non arrivano input, punture di coraggio, per chiudere la contesa; sarebbe importante fare un altro gol, meglio due, per cercare in caso di arrivo a pari punti con la Pistoiese il miglior piazzamento in virtù della differenza reti negli scontri diretti.

La gara resta viva; Petrovic di testa esalta Pierucchini (20’) e Sbrissa, ancora lui, sfiora il palo con un tiro a giro (32’).

Gli ospiti non si rendono mai pericolosi, ma la fregatura è dietro l’angolo in una gara che andava chiusa assolutamente; infatti al 42’ il falloso Della Bernardina regala una punizione ai pistoiesi due metri fuori area. Stoppa calcia alto e le speranze della sua squadra finiscono qui.

La Lucchese vince meritatamente (anche se non è piaciuta la gestione sul vantaggio, con la doppia superiorità numerica) e prende una piccola boccata di ossigeno, ma il mare è in tempesta ed i risultati del pomeriggio, alcuni veramente incomprensibili, tengono la squadra di Lopez ancora molto lontana dal traguardo minimo che, adesso, diventa la famosa forbice.

L’impressione è che più che dai risultati dei rossoneri, il destino passi da quello che faranno le altre squadre negli innumerevoli recuperi. Il campionato, comunque falsato, darà la possibilità alle squadre in lotta per non retrocedere, di (eventualmente) potersi accontentare della divisione della posta. Ovviamente la Lucchese non può recriminare per eventuali “favori” che le altre in lotta otterranno; di treni ne sono passati tanti ed i rossoneri non sono stati capaci di salirci sopra.

Un sei più come voto di squadra, con voti alti per il rientrante Sbrissa e per Flavio Junior Bianchi; il giovane scuola Genoa meriterebbe il pallone d’Oro...aver fatto dodici gol nella Lucchese (praticamente senza gioco offensivo) è da campione assoluto!

Avanti adagio, con ancora davanti agli occhi la mezz’ora finale di Gorgonzola.

Giulio Castagnoli

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