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SERAVEZZA - LUCCHESE 2-2

Tre miracoli di Coletta, permettono alla Lucchese di uscire indenne dal “Buon Riposo” di Seravezza, in una gara difficile da raccontare.

Il portiere rossonero, ancora una volta tra i migliori in campo, ha distribuito i suoi miracolosi interventi nei tre momenti topici della partita; al 2’ di gioco, deviando in angolo un tiro a botta sicura di Bortoletti da dentro l’area (sullo 0-0), al 46’ deviando sul palo un rigore di Bongiorni (sull’1-0) ed al 92’ togliendo la palla da sotto la traversa dopo una conclusione velenosa da fuori area (sul 2-2). Ha evitato lo svantaggio iniziale, il pareggio alla fine del primo tempo e la sconfitta in pieno recupero; cosa chiedere di più??

Dicevamo della difficoltà nel raccontare una gara che, al 60’, vedeva i rossoneri cinicamente sul doppio vantaggio; la doppietta di Vignali, schierato come “falso nueve” o, se preferite, come centravanti di movimento, aveva fatto sperare nella seconda vittoria in trasferta della stagione, dopo quella di Prato, ma non sarà così.

La Lucchese parte male, in difficoltà contro lo spirito battagliero dei ragazzi di mister Vangioni, ma nella prima incursione offensiva il tiro in corsa di Cruciani viene deviato da Vignali (dalla gradinata non si percepisce la deviazione) per il vantaggio rossonero.

Frugoli colpisce il palo esterno (ma Coletta c’era…) e i ragazzi di Monaco avrebbero un paio di ripartenze che potrebbero sfruttare meglio. Al 36’ si infortuna Ligorio e la sua assenza si farà sentire.

Quando tutti aspettano il duplice fischio, Pardini interviene in ritardo in piena area e l’arbitro decreta il calcio di rigore; Coletta è ancora decisivo e devia con la punta delle dita il pallone sul palo. Lucchese che chiude la prima frazione in vantaggio.

Solito clichè ad avvio ripresa, con i rossoneri che si attestano con dieci giocatori dietro la linea della palla e chi, come il sottoscritto, credeva ad un calo fisico del Seravezza (tre partite in una settimana, di cui una giocata sui centoventi minuti) resta deluso; pur senza creare grossi grattacapi a Benassi e compagni, i padroni di casa spingono con buone trame e, logicamente, si espongono al contropiede lucchese che, come nella prima frazione, manca dell’ultimo passaggio.

Al minuto 16’ Vignali raddoppia di testa, da sottomisura, dopo un’azione tambureggiante in area versiliese; il doppio svantaggio avrebbe ammazzato un toro, ma non la squadra di Vangioni che, complice un calo di tensione rossonero e la girandola dei cambi, trova il gol dell’1-2 (22’) su tiro di Podestà, deviato sfortunatamente da un difensore rossonero (Benassi?).

La Lucchese non si scompone (ed era meglio se lo faceva….), non ha lo stesso spirito battagliero degli avversari, non ha giocato centoventi minuti mercoledì scorso, ma dopo appena otto minuti dal gol che accorcia le distanze subisce il pari grazie ad una colossale dormita della difesa; su calcio d’angolo (la Lucchese difende a zona, ma a me non piace) Giordani si trova tutto solo sul secondo palo e con un colpo di testa, debole ma preciso, infila l’incolpevole Coletta.

Monaco prova la carta Bitep e l’attaccante prova un paio di percussioni creando scompiglio e tenendo in apprensione i due centrali difensivi.

L’arbitro decreta ben sette minuti di recupero e Coletta, come descritto, evita la beffa (92’).

Un sei come voto di squadra, con voti alti per Coletta, Papini, Cruciani, Fazzi e Vignali.

In un campionato tecnicamente e tatticamente povero, la differenza spesso (sempre?) la fanno le motivazioni, la rabbia e la cattiveria agonistica; i rossoneri dovranno lavorare anche sotto questi aspetti, che sono fondamentali per raggiungere certi risultati.

Giulio Castagnoli

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