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LUCCHESE - TERAMO 3-1

Serviva una vittoria per dimenticare il regalo natalizio, anticipato, di Pisa e vittoria è stata; rotonda e meritata.

La Lucchese inizia a vedere la luce in fondo al tunnel, recupera un paio di posizioni in classifica e si attesta al quint'ultimo posto, ad un solo punto dalla salvezza diretta (anche se, senza le penalizzazioni, sarebbe ancora quart'ultima).

Ormai Santarcangelo, Arezzo e Rimini sono nel mirino e se i rossoneri si ripeteranno sulla falsa riga dell'ultimo mese, la salvezza sarà cosa certa e, con innesti azzeccati a gennaio, potrebbe aprirsi un campionato nuovo nel girone di ritorno.

Ma andiamo per ordine e facciamo un passo alla volta.

I rossoneri si schierano con il solito modulo, ma mister Lopez preferisce un attacco senza centravanti (e questo, a mio avviso, la dice lunga sulla fiducia che il tecnico ripone nelle punte centrali...), cercando di non dare punti di riferimento agli avversari, con Terrani (ancora uno dei migliori), Sartore e Fanucchi (grande prova) ad incrociarsi e, a turno, ricoprire tutti i ruoli dell'attacco; la squadra avrà anche poca potenza e pochi centimetri sulle palle alte, ma è sicuramente più ficcante e più fantasiosa. Terrani salta sistematicamente l'avversario di turno (così come Sartore) e Fanucchi è il solito catalizzatore di palloni, lotta e segna.

E comunque, si deve fare di necessità, virtù..........

Il Teramo è avversario scorbutico e pericoloso, con elementi brevilinei che ribaltano l'azione con rapidità; la Lucchese gioca con raziocinio e raramente presta il fianco alle ripartenze degli avversari.

Terrani e Sartore, a turno, affondano come la lama nel burro e rimettono palloni interessanti in mezzo (e qui si nota la mancanza di un marpione da area di rigore....), con alcune mischie in area teramana, non sfruttate a dovere.

Quando il risultato di 0-0 sembrava accompaganre le due squadre verso il thè, Marchesi perde palla in mezzo al campo, gli ospiti ripartono velocissimi con il n°4 Cenciarelli (piccolino, ma una mignatta), il quale pesca sul limite Moreo, finta e tiro che si insacca nel sette alla sinistra di Di Masi.

Cala il gelo sul Porta Elisa, con il gol preso nel peggior momento di una gara (siamo al 45').

Nel recupero ci pensa Fanucchi a ristabilire la parità, con un tiro radente di destro, che si infila nell'angolo lontano.

L'arbitro indica il centro, ma non c'è più tempo.

Al rientro la Lucchese si presenta con Mingazzini al posto di Marchesi (il ragazzo, classe 95', sembrava non avere il passo dei compagni, ma ha buonissimi piedi e sarà utile in futuro) e prova a spingere subito; infatti, dopo appena tre giri di lancette, Monacizzo si procura un rigore.

Batte Terrani che spiazza Tonti, per il 2-1.

La Lucchese ribalta il risultato dal 47' al 50'!!

I ragazzi di mister Lopez giocano sul velluto e sciorinano buone trame applaudite dai tifosi, con Fanucchi e Terrani che danno spettacolo.

Il colpo del ko è nell'aria e arriva puntuale con Pozzebon, entrato al posto di Sartore, che gira in porta un cross dalla sinistra.

Ancora Terrani, che si beve avversari, si presenta a tu per tu con l'estremo ospite che lo anticipa di pochissimo.

La gara si trascina con il Teramo che prova a riaprirla, ma questa volta la Lucchese non commette i soliti errori che le hanno fatto perdere dieci punti in zona Cesarini e si difende anche calciando qualche pallone in gradinata.

Grande soddisfazione al triplice fischio; la gara dominata, ma regalata, di Pisa (poteva avere un contraccolpo pericoloso....) è alle spalle.

Un sei e mezzo come voto di squadra, con Fanucchi che merita un punto in più; un bel sette anche per Terrani e Monacizzo.

Mancano tre gare alla fine del girone di andata; se i rossoneri riusciranno a dare continuità di prestazioni (e, di conseguenza, di risultati) non è da pazzi pensare di girare la boa intorno ai venti punti.

Dopo starà alla società intervenire con almeno tre pezzi che possano far vivere un girone di ritorno con meno apprensione e magari togliere qualche doddisfazione al popolo rossonero.

Ripeto, questi risultati sono importanti per la classifica, per il morale e per lavorare con meno ansia, ma non possono nascondere i difetti di questa squadra; nove punti in quattro gare, sono tanti, ma non devono in nessun modo far cambiare idea.

Andiamo, con entusiasmo, a Pontedera (contro il Tuttocuoio) a dare continuità, cercando di ribaltare la tradizione di uno stadio notoriamente sfigato!

Giulio Castagnoli   

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