03 Ottobre 19.19 - Lucchese-Atletico Roma 0-2

Il commento più serio è quello del presidente Giuliani; quel “..abbiamo fatto il minimo per stare in campo…..” mi trova perfettamente d’accordo e rimbomba come un tuono in una giornata, l’ennesima, dove il resto dell’ambiente (giocatori e staff) la prende con filosofia. Era già successo con il Cosenza che parte dell’entourage rossonero commentasse con nonchalance una sconfitta immeritata; addirittura fu unanime (stampa compresa) la convinzione di aver perso contro una grande squadra….. Infatti poi i rossoblù, hanno pareggiato in casa col Pisa e perso dove nessuno aveva perso mai: a Barletta!

Non ci voleva certo la prima della classe, per mostrare al mondo intero che la Lucchese di oggi è una squadra timida timida, con limiti tecnici e con una forma fisica approssimativa; qualcuno nell’ambiente deve aver confuso l’Atletico di Roma con l’Atletico di……Madrid! A queste persone vorrei ricordare che i fenomeni in maglia arancio, lo scorso anno sono arrivati terzi nel loro girone di Seconda Divisione, dietro Juve Stabia e Catanzaro, vincendo poi i play-off; niente a che vedere con la Lucchese che ha stradominato il proprio girone e vinto il campionato con diverse giornate d’anticipo! Per 10/11 è la stessa squadra dell’anno scorso, con buone individualità, ci mancherebbe, ma qualcuno si è fatto spaventare oltre il limite. Oppure, i romani, hanno subito una trasformazione durante l’estate??

La partita è stata brutta, senza grosse occasioni; una per i rossoneri, in avvio e un paio per gli ospiti, gol compresi.

Si capisce subito che la truppa di Favarin è intimorita dall’avversario; due difensori sugli esterni di un centrocampo a quattro, che si trasformavano in una difesa a cinque in fase di non possesso. In avanti la squadra non ha mai impensierito la buona disposizione degli ospiti; è sembrata scarsa la condizione fisica di Biggi, il quale non ha mai saltato il diretto avversario, mentre Marasco e Pera si perdevano nella difesa a quattro (più tre uomini davanti la linea).

Anche a centrocampo la Lucchese non ha fatto molto, troppo lenta la manovra, troppi errori in appoggio da parte di Costantini, con il solo Carloto a cercare di districarsi.

La difesa ha retto abbastanza bene ed il risultato di parità (per il quale era stata preparata la partita in casa rossonera….) non avrebbe scandalizzato nessuno, ma gli episodi hanno ancora una volta affossato la formazione rossonera; il primo gol nasce da un fallo di Caputo su Baldanzeddu, ovviamente non rilevato dalla terna (non puoi mica andare contro a certi tifosi eccellenti degli ospiti?), palla in mezzo dove arriva Esposito che, in dubbia posizione di fuorigioco, mette dentro.

I giocatori in casacca rossonera evitano anche di protestare, tanto sono buoni….. Certo, è più facile in sala stampa, dire che c’era un fallo grosso così su Baldanzeddu, ma lì per lì tutti rispettosi e rassegnati, di fronte all’Atletico…….Roma.

La parola fine al tentativo (blando) di reazione, è stata messa dieci minuti dopo il vantaggio degli ospiti, quando Ciofani, servito in verticale dentro l’area, ha tirato debolmente verso la porta rossonera e Pardini è malamente intervenuto; 0-2 e infortunio dell’estremo rossonero che fa “scopa” con quello di Gela di domenica scorsa.

L’Atletico……Roma passa all’incasso e ringrazia, mentre in casa rossonera la crisi è aperta, anzi, APERTA!

Un punto in quattro partite, tre sconfitte consecutive, un gol fatto e sette subiti, squadra fuori condizione, con poca fisicità (ecco su quest’aspetto ci hanno letteralmente massacrato!), con poca cattiveria e poca personalità (INDISPENSABILI in questa categoria e soprattutto in questo girone), sono un pessimo viatico in vista delle prossime quattro partite, di cui tre in viaggio.

Ha ragione il Presidente, qualcosa si è rotto e va trovato il rimedio prima possibile, per non vanificare quella grande partenza che aveva illuso un pò tutti, il sottoscritto in testa.

Giulio Castagnoli