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VIRTU CASTELFRANCO - LUCCHESE 3-2

La Lucchese fa Harakiri, dopo otto vittorie consecutive, in quel di Castelfranco Emilia e lo fa dopo una partita tanto strana, quanto incredibile nel modo.

Non è la solita Lucchese, si capisce da subito, l’approccio è presuntuoso e davanti ha una delle migliori formazioni del torneo; vertigini da alta classifica o cosa? Sta di fatto che i rossoneri regalano la prima mezz’ora agli avversari che, pur non essendo veementi, riescono a sfruttare al meglio le capacità aeree del suo uomo migliore, Lorenzo Dal Rio (Bolognese, classe 1981), dal buon passato in Lega Pro. Due cross dalla destra, due stacchi perentori (con la difesa centrale rossonera colpevole) e due gol. Facile come rubare un lecca lecca ad un bambino.

Dopo venti minuti gli uomini di Pagliuca devono recuperare due gol, incredibile!

La Lucchese inizia a giocare e nel quarto d’ora finale stringe d’assedio l’area di casa; intanto Tarantino si stira ed entra Lo Sicco. Rossoneri che fanno la partita e padroni di casa che raramente passano la metà campo.

Al 40’ il gol che riapre la gara; bellissimo assist di Chianese che mette Lima davanti al portiere, il quale ribatte il “colpo sotto” di Lima ma non può niente sulla rasoiata di Caboni. Passa appena un minuto ed una bella azione della Lucchese con cross di Petrini, non trova nessuno ad impattare.

Castelfranco in contropiede: trivela di Cortese per la testa di Dal Rio e palla che fa la barba al palo!

Ripresa che parte com’era finita la prima frazione, vale a dire con i ragazzi di Pagliuca in proiezione offensiva, alla ricerca del pari. Pari che arriva al 10’ con Nolè, ancora decisivo sotto porta, che prende una ribattuta e scaraventa in rete. Ora la Lucchese, sostenuta a gran voce da oltre duecento tifosi, ci crede; la partita è bella ed aperta e le due squadre cercano di superarsi.

Occasione per Lo Sicco che calcia a botta sicura, un difensore manda in angolo; dalla parte opposta Casapieri si oppone alla grande ad un tiro maligno di Dal Rio (e chi altrimenti? Un marziano!). Ancora Casapieri compie un mezzo miracolo sull’ennesimo colpo di testa di Baldaccini, ma la palla gol più clamorosa la sbaglia Lima che giunto a tu per tu con il portiere di casa, non trova il pertugio per far gonfiare la rete e si fa respingere il tiro….incredibile!

Nei convulsi quindici minuti finali, la Lucchese non capitalizza tre-quattro contropiede con il vantaggio della superiorità numerica, sbagliando sempre l’ultimo passaggio o l’ultimo tocco.

La “frittata” la combina Caboni, un generoso, sempre tra i migliori, che nell’ultimo assalto dei padroni di casa si fa soffiare il pallone sull’out di destra da Baldaccini, lesto poi a rimettere forte nel mezzo, con Calistri che tocca di testa in fondo alla propria rete; sfortunata Lucchese, fortunato Virtus Castelfranco. Gli emiliani, la miglior formazione incontrata, non hanno rubato niente, sia chiaro; alla Lucchese di oggi, difesa distratta a parte, è mancato il giusto approccio alla gara e (difetto di sempre..) manca di quella cinicità negli ultimi venti metri, capace di vincere partite come quella odierna e chiudere prima partite, dove il risultato resta in bilico fino alla fine.

Un cinque e mezzo come voto di squadra, con Chianese, Nolè e Casapieri che meritano un sette.

Tarantino stirato, Aliboni squalificato e Pecchioli con il “fuoco di S.Antonio”, mettono a dura prova una rosa troppo corta numericamente; il bel filotto di vittorie e la testa della classifica raggiunta, avevano fatto “dimenticare” a qualcuno che i rossoneri hanno due giocatori in meno rispetto all’inizio del campionato. Il tesseramento di Zinetti è cosa fatta (oggi era in panchina), ma i problemi sono davanti; Spanu è forte tecnicamente, ma non può essere tesserato prima di dicembre ed ha alle spalle una condizione atletica approssimativa, causa diversi infortuni.

La società, pian pianino, sta mettendo le cose al loro posto; adesso è difficile (impossibile?) trovare chi faccia al caso della Lucchese, più probabile (Spanu a parte) con la riapertura del mercato.

Applausi, comunque, a scena aperta, al fischio finale; se una rondine non fa primavera, una sconfitta immeritata, non può intaccare il bel campionato della Lucchese.

Domenica arriva il Palazzolo, triturato dalla capolista Correggese; l’occasione è buona per ripartire.

Giulio Castagnoli

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