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25 Novembre 13.28 - Il punto sul campionato

Il campionato, o meglio, il girone B di Prima Divisione, continua a mostrare, domenica dopo domenica, tutta la sua mediocrità; quando in testa alla classifica c’è una ripescata e altre ripescate stanno facendo bene, significa che la qualità è bassa e c’è molta approssimazione. Come ulteriore conferma, il fatto che dai play-off ai play-out ci sono la miseria di cinque punti!!

Il livello è più da Seconda Divisione e le cosiddette “big” stanno stentando, anche grazie a situazioni societarie al limite della follìa, come a Cosenza e Terni.

In tutto questo bailamme, continua la marcia della Nocerina, “braccata” ad un solo punto dal Benevento e a due dal redivivo Atletico Roma, che questa volta vince senza episodi dubbi a favore…

Staccati di cinque lunghezze troviamo il Taranto (1-0 sulla Juve Stabia), il Lanciano (1-1 a Pisa) e il Foggia (sconfitto 3-1 a Nocera, con la difesa tornata “allegra” nell’occasione….).

Ridimensionato ulteriormente il Gela, sconfitto nettamente a Terni, mentre il colpo della giornata lo fa il Siracusa che sbanca Cosenza e lo affianca nel gruppo di metà classifica; i calabresi hanno diversi problemi societari, sono in odore di penalizzazione e devono far i conti con le dimissioni dell’azionista di maggioranza, Luca Pagliuso.

La novità vera della giornata, è senza dubbio il successo della Lucchese; i rossoneri con la vittoria sul modestissimo Foligno, oltre che superare in classifica gli umbri si portano, anche se solo di un punto, fuori dalla “griglia maledetta” dei play-out, nella quale invece si ripresenta il Pisa di Cuoghi.

I neroazzurri sono Carparelli-dipendenti e il posticipo di lunedì ha mostrato un Pisa con evidenti limiti di tenuta sia sotto il profilo fisico, sia sotto quello nervoso; le due espulsioni, sono lì a dimostrarlo.

Buon punto del Viareggio nella “tana” di Barletta, mentre la Cavese con il suo fardello dei -5 punti resta in ultima posizione.

In casa rossonera si è vissuto l’ennesima settimana all’insegna dei nervi a fior di pelle e questa volta non per colpa dei risultati negativi; purtroppo c’è stata una gestione dilettantesca dall’inizio della stagione ad oggi, con varie situazioni che sono state affrontate in maniera poco professionale o superficiale.

Tutto questo ha portato ad un deterioramento tra il gruppo di lavoro e la tifoseria, la quale ha preso le parole di sfogo di mister Favarin (dopo l’esonero), come conferme di “voci” o di situazioni reali che solo un sordo o un cieco non avrebbero udito o visto……

Il caso-Mariotti di domenica scorsa, forse il più plateale, ma il meno grave di tutti, è figlio di questa situazione che, dopo diverse prese di posizione (anche e soprattutto di chi scrive…), sembra aver subìto una frenata.

Tra le varie componenti il pubblico lucchese, tanto vituperato ma tornato in gran numero e con entusiasmo, sembra essere quella più pronta per la categoria e certe cose non sfuggono a chi per anni e anni si è sciroppato il professionismo; non me ne voglia la proprietà, da me più volte giustificata poiché giovane ed alle prime armi, ma la stagione in corso è stata affrontata con un approccio sbagliato.

Tutto è rimediabile, ci mancherebbe, ma salendo di categoria è necessaria una crescita professionale proporzionale; non si può andare all’Università, con la preparazione delle scuole medie.

Giulio Castagnoli     

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