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LUCCHESE - VIS PESARO 1-2

La Lucchese sprofonda al Porta Elisa contro la Vis Pesaro ed ora è crisi vera.

La gara del Porta Elisa ha rimarcato quasi tutti i difetti di questa squadra, non esaltandone i pregi; difesa che senza Tiritiello sembra un’allegra brigata, centrocampo dove i soli Gucher e il giovanissimo Cangianiello sembrano all’altezza (non ci riesce vedere Djibril nel suo ruolo di mezzala…), attacco dove Magnaghi non viene quasi mai messo nelle condizioni di far male e con esterni e tre quartisti che vanno a corrente alternata.

Scritta cosi, sembrerebbe l’apocalisse…..ma da qualche settimana a questa parte, stentiamo a riconoscere una compagine che, nelle prime sette-otto gare della stagione, aveva vinto e convinto giocando un bel calcio e risultando una delle liete sorprese del torneo.

La partita è girata, come sempre, sugli episodi e, come sempre, tutti sfortunati per Benassai e compagni; al 5’ la traversa respinge un colpo di testa di Magnaghi a portiere battuto e al 17’ gli ospiti passano su rigore, dopo che Benassai strattona in area il possente senegalese Sylla. I rossoneri non reagiscono minimamente e dopo cinque minuti gli ospiti raddoppiano sempre con Sylla che stavolta insacca di testa, con De Maria che lo guarda e si abbassa….

Lucchese con l’elettroencefalogramma piatto, senza idee, senza grinta, un piangere.

Nella ripresa le cose migliorano grazie all’inserimento di Rizzo Pinna e ad un modulo (il vecchio 4-2-3-1) che risulta molto più propositivo. Capitano diverse occasioni, con Russo (un paio), con Magnagi (un paio) con Djibril, ma la palla non vuole entrare anche per la bravura del portiere Polverino che salva in almeno tre circostanze.

Lucchese double face che meriterebbe, alla fine, anche il pari….ma che si lecca, per l’ennesima volta, le ferite per non aver praticamente giocato il primo tempo.

Un cinque come voto di squadra (il primo tempo era da quattro) con sufficienze soltanto per Quirini, Cangianiello, Magnaghi e Rizzo Pinna.

Perchè questa involuzione? Qualcuno ce lo spieghi...o proviamo ad indovinare?

Riavvolgendo il nastro, le motivazioni possono essere diverse. Innanzitutto una sopravvalutazione della rosa, soprattutto quella ereditata dalla vecchia gestione (erano dodici i contratti in essere...), ma anche qualcuno dei nuovi arrivati. Probabilmente anche quelli che la scorsa stagione erano considerati “top player” sono, nella realtà, giocatori normalissimi.

Ovviamente, nella riconferma dei vecchi e nella scelta dei nuovi, pesa il fattore “personalità”, i soli Tiritiello e Gucher sembrano avere quel carisma necessario per affrontare un torneo difficile come quello di quest’anno.

Mettiamoci anche l’aspetto fisico? Talvolta la squadra sembra troppo “leggera” e tutti sappiamo quanto conti la forza fisica soprattutto quando si va alla ricerca delle seconde palle o palle sporche (anche qui Djibril potrebbe far comodo...).

Tutte queste valutazioni sono passate attraverso il Direttore Sportivo Alessandro Frara, con il (presumiamo) “filtro” del Direttore Generale Giuseppe Mangiarano.

Alessandro Frara è molto giovane (ha cessato la sua carriera da calciatore nel 2018) e, nei giorni scorsi, è stato premiato al Gran Galà del Calcio quale “Miglior Responsabile del Settore Giovanile” per la stagione 2022/23; potrà aver fatto qualche errore di valutazione, ma fa parte della crescita sua e, parallelamente, della nostra Lucchese. Lasciamolo lavorare.

Lo stesso discorso vale per mister Gorgone; a livello giovanile ha fatto grandissime cose e anche nella nostra polemicissima città era considerato, soltanto poche settimane fa, il “nuovo Orrico”.

Società nuova….Dirigenti nuovi….Direttori nuovi….allenatore nuovo….vogliamo aspettarli o pretendiamo tutto e subito?

A Lucca siamo stati capaci di dare fiducia a cani e porci (e il sottoscritto in primis…) ma sembra che il passato non abbia insegnato niente.

La Società? Accusata di parlare poco (...c’è stato chi straparlava e diceva una quantità industriale di cazzate…) sembra preferire i fatti alle chiacchiere; nessuno sta telefonando a nessuno per convincere Tizio o Caio, per parlare male di Sempronio, per accusare Pinco o Pallino e già questo mi sembra indice di serietà. Pochi giorni fa, di dice, la Lucchese ha rilevato le quote dell’Academy Lucchese, considerato un altro passo verso un progetto a medio termine.

Una prima “cartina tornasole” per questa Società sarà il prossimo mercato cosiddetto di riparazione dove, da come si muoveranno i Dirigenti, potremo capire molte cose; due scambi tanto per, significherebbero poche idee ma confuse, se invece si dovesse intervenire in maniera mirata, anche in vista della prossima stagione, si confermerebbe la voglia di far crescere il progetto Lucchese e riporterebbe quell’entusiasmo dimostrato dalla tifoseria solo poche settimane fa. Staremo a vedere.

Si continua a parlare anche (tanto è il segreto di Pulcinella…) di alcune pendenze non rispettate verso collaboratori, fornitori, ecc. Ricordo a tutti che i rapporti di lavoro, qualsiasi essi siano, devono essere regolati (per la tutela di entrambe le parti) da contratti o da altre forme di collaborazione (prestazioni a fattura o altro) in modo tale che, in caso di inadempienza del datore di lavoro o cliente, ci sia una documentazione ufficiale da portare al legale di fiducia. Altre forme non esistono (soprattutto quelle verbali…) e se nel 2023 si accettano incarichi senza contratto e/o senza collaborazioni ufficiali, mi dispiace, ma la colpa è del lavoratore.

Alla corte un’altra gara difficile sabato prossimo ad Arezzo, intervallata dalla gara di martedì di Coppa Iltalia contro la Juventus B; ancora alcune assenze e sicuramente un occhio al campionato, dove la Lucchese rischia di scivolare troppo in basso.

Giulio Castagnoli

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