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LUCCHESE - PONTEDERA 1-2

La Lucchese naufraga ancora una volta e ancora una volta non contro una corazzata, bensì contro una normalissima squadra di categoria, il Pontedera, che vince meritatamente e, addirittura, recrimina.

Qualcuno (e abbastanza velocemente….) ci spieghi cosa è successo!!

In ventuno giorni solari (era l’8 di ottobre quando i rossoneri persero, giocando bene e dominando il primo tempo a Sassari) squadra e allenatore sembrano aver perso, inspiegabilmente, la bussola. La formazione proposta contro il Pontedera, è la prova provata che anche il mister non ha più le idee molto chiare rinnegando un modulo che, con tutti i suoi rischi, aveva impressionato e portato punti pesanti alla causa; difesa a tre, ma con un solo centrale di ruolo (?), centrocampo a rombo con Djibril in una posizione non congeniale, due tre quartisti in appoggio all’unica punta.

Si, d’accordo, i rossoneri mostrano lacune sotto il profilo della determinazione e della personalità e giocano timorosi, ma sta al tecnico infondere quella fiducia che portava la squadra a giocare sfrontata su qualsiasi terreno contro qualsiasi squadra, mentre proprio dal tecnico arrivano parole che “incolpano” soltanto i ragazzi in campo.

La gara è anche piacevole, con la Lucchese che ci prova timidamente, mentre gli ospiti cercano di sfruttare il momento “down” dei rossoneri, consci di una difficoltà visibile ad occhio nudo.

Diverse occasioni per Espeche e soci (oltre ad un probabile calcio di rigore) rintuzzate da una difesa in difficoltà, con il solo Tiritiello a cantare e portare la croce (risulterà il migliore in campo).

Quando Magnaghi porta in vantaggio i rossoneri (35’) la squadra sembra scuotersi di dosso la ruggine delle ultime prestazioni, ma non sarà così; arretrando il baricentro, fa capire all’avversario di avere una paura tremenda e, nonostante Russo fallisca il raddoppio, il gol del pari è nell’aria e arriva in piano recupero con Catanese (46’).

Ad inizio ripresa c’è spazio anche per Guadagni (esce Tumbarello) e al 7’ Djibril arriva in spaccata su un traversone, proprio di Guadagni, ma spara a lato.

Al 23’ Guadagni si presenta tutto solo davanti a Stancampiano dopo bella giocata di Magnaghi, ma l’emozione lo tradisce e calcia debolmente, centrale e il portiere salva. Il ragazzo deve essere più decisivo e meno spettacolare, in pratica, più concreto.

Scampati i pericoli, gli ospiti si rimettono a macinare gioco e ogni volta creano un pericolo alla porta di Chiorra.

Al 32’ la doccia gelata sul Porta Elisa con il gol del 2-1, sempre di Catanese, in mischia su calcio d’angolo. Gli ospiti rischiano di dilagare e soltanto un paio di interventi di Chiorra limitano il passivo.

La Lucchese ci mette il cuore (almeno quello…) e sfiora il pari con Gucher in pieno recupero; la punizione bomba del forte centrocampista supera Stancampiano ma sbatte sul palo interno e schizza fuori dalla portata di altri rossoneri.

Un cinque come voto di squadra, con ancora troppi elementi sotto la sufficienza. Promossi a pieni voti Chiorra (limita il passivo come contro il Pescara) e Magnaghi (lotta come un leone, praticamente da solo…); la palma del migliore va a capitan Tiritiello (lotta, rintuzza, imposta, sbraita con i compagni, un esempio….).

Oggettivamente (e qui il mister ha ragione…) alla Lucchese vanno tutte storte; sviste arbitrali, infortuni, squalifiche e altri episodi sfortunati, sono una costante in casa rossonera, ma dovrebbero servire soltanto a giocare ancora più determinati e incazzati. Probabilmente a questa squadra manca anche la personalità in troppi elementi e qualche chilogrammo e centimetro in più, non guasterebbero.

Il mister, apparso in confusione, ha sicuramente le sue colpe, ma anche lui è un “novizio” e gli va dato il suo tempo. Resta da capire il clima all’interno dello spogliatoio, poiché abbiamo notato diversi battibecchi in campo tra rossoneri.

Purtroppo il mercato è chiuso e accontentarsi di qualche svincolato, poco allenato e senza il ritmo partita, sarebbe un altro errore da aggiungere all’errore più grosso commesso, ovvero una valutazione ottimistica del valore delle maggioranza degli elementi sotto contratto; tempo per vedere all’opera la rosa dello scorso anno, questo gruppo di lavoro, ne ha avuto a sufficienza e pensare di poter far bene con una “mezza rosa” che lo scorso anno è arrivata a metà classifica in un campionato più simile ad un campionato dilettantistico che ad uno professionistico, è stato deleterio. La Lucchese, tolti nove-dieci elementi, non ha praticamente altri elementi all’altezza di un campionato difficilissimo e questa è la triste verità.

Nessuno pretendeva di vincere il campionato nell’anno zero, sia chiaro, ma ora tocca alla Società fare la voce grossa (ufficialmente a gennaio, ma iniziando da subito….) per non disperdere l’entusiasmo che si è generato con l’avvento del gruppo Bulgarella. I quattromila spettatori di Lucchese-Pescara ed anche i duemila di ieri sera (allerta arancione, ultimi risultati negativi, e solito orario ridicolo) vanno mantenuti e, possibilmente, incrementati.

Il campionato non da tregua e non lascia molto tempo a pensieri e/o recriminazioni. Fra sette giorni si torna in campo in una gara molto insidiosa in quel di Olbia. La Lucchese deve ritrovarsi “per forza” e il potenziale di una Società di calcio si vede anche, e soprattutto, in questi momenti.

Giulio Castagnoli

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