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TORRES - LUCCHESE 2-0

Prima sconfitta stagionale per la Lucchese di Gorgone, ma nessun dramma.

Una sconfitta indolore (anche se le sconfitte non sono mai positive…) per due motivi; innanzitutto perché i rossoneri hanno iniziato il campionato alla grande e secondariamente perché anche a Sassari la Lucchese si è dimostrata superiore ai sardi (che viaggiano a punteggio pieno) sia sul piano del gioco, sia sul piano delle occasioni.

Si, perché Tiritiello & C. hanno avuto quattro occasioni limpide per segnare, compresa una clamorosa traversa di Gucher, dopo appena tre minuti di gioco, che avrebbe spostato gli equilibri e non avrebbe permesso ai padroni di casa di impostare una gara di attesa per poi colpire nelle pochissime occasioni avute. Ma tant’è.

Le defezioni dell’ultimo minuto di De Maria e Benassai costringono il mister a buttare nella mischia Sabbione (al debutto) e Visconti in un ruolo non congeniale.

Si affrontavano le due migliori difese del campionato, ovvio che la gara sarebbe girata sugli episodi; la fortuna è girata in favore dei sardi che, bravura a parte, dimostrano di avere un buon feeling con il “fattore C”.

La Lucchese inizia da per suo, schiacciando i frastornati rosso-blu nella propria tre quarti; la traversa di Gucher a portiere battuto (3’) e la clamorosa occasione per Cangianiello (8’) con Zaccagno bravo ad uscire alla disperata e a mettere in angolo, la dicono lunga sulla partenza sprint dei rossoneri. I padroni di casa non riescono ad uscire ed i ragazzi di Gorgone li asfissiano con il pressing alto, recuperando decine di seconde palle, ma alla prima sortita offensiva, complice un’uscita fuori tempo di Tiritiello (non abituato a giocare sul centro sinistra) sulla tre quarti di difesa, arriva l’azione del vantaggio sardo di Fischnaller dopo che Alagna si fa saltare con troppa facilità sull’out di sinistra dell’attacco di casa.

Ecco il primo episodio: Gucher traversa che respinge in campo, Fischnaller traversa, riga, gol.

In pieno recupero Russo entra in area sulla sinistra (come il primo gol contro il Pineto) e a tu per tu con Zaccagno calcia sull’esterno della rete.

Occasioni primo tempo 3-1 per la Lucchese, risultato 1-0 per i sardi.

Ad inizio ripresa (48’) Russo arriva sul perfetto cross di Magnaghi, anticipa il difensore, ma la sfera esce di pochissimo con Zaccagno fermo a soffiare sul cuoio…per un’altra occasionissima rossonera.

Man mano che passano i minuti Tiritiello e compagni perdono un po' di brillantezza; eloquente Fedato (uno dei migliori) che si invola tutto solo verso la porta ma, stanchissimo, perde il passo per un’altra potenziale occasione. La Lucchese non molla e attacca, prestando il fianco a qualche contropiede dei padroni di casa. Ruocco, entrato da pochi minuti, segna il raddoppio in contropiede dopo un bell’intervento di Chiorra (32’).

La gara, praticamente, si chiude qui perché i rossoneri, nonostante i cambi, non riusciranno più a rendersi pericolosi.

Peccato, perché se la Lucchese fosse una squadra cinica, veleggerebbe insieme alla Torres nelle primissime posizioni di classifica…ma del senno di poi son piene le fosse.

Ripartiamo dalla prestazione e dalla buonissima posizione di classifica.

Un sei meno come voto di squadra (il risultato pesa sul giudizio generale) con alcuni elementi sotto la sufficienza. Buone prove per Gucher, Cangianiello e Fedato. Incolpevole sui gol e per il resto inoperoso Chiorra.

Inizia la settimana “ridicola” per i rossoneri; mercoledì prossimo, udite udite, alle 16,45 la Lucchese dovrà recuperare i trentadue minuti rimasti, a Ferrara con la Spal. Sarà ovviamente tutta un’altra gara, quindi falsata, rispetto ad una Spal alle corde ribaltata da una Lucchese dominante in lungo e in largo, mentre domenica prossima non verrà disputata la gara al Porta Elisa tra i rossoneri ed i “fenomeni” della Juventus B perchè, appunto, la Juventus ha alcuni convocati nelle nazionali.

Il calcio moderno è alla frutta, inutile nasconderlo. Le televisioni imperano e gli “uomini” al comando delle varie Leghe o contano come il due di picche o non hanno gli attributi per far sentire la loro voce o gli interessi sovrastano la logica. Partite tutti i giorni, ad orari che sono una mente malata può proporre, spettacoli indecenti, orari e giorni che cambiano, senza un calendario che dica, ad inizio anno, giorni ed orari definiti e definitivi. Intanto gli stadi (quasi tutti fatiscenti) si svuotano, fatta eccezione per quelle sette-otto squadre di serie A e per le squadre che primeggiano nei vari campionati inferiori, mentre i cameraman hanno l’ordine tassativo di non inquadrare gli spalti vuoti.

C’era una volta il calcio.

Giulio Castagnoli

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