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CESENA - LUCCHESE 1-1

Altro pareggio dei rossoneri, dopo Fermana e Siena è quella che ha impattato di più, ma stavolta ottenuto contro una delle presunte big del campionato (1-1 a Cesena). Stesso risultato della scorsa stagione.

Ribadisco un concetto espresso molte volte in questo torneo; se le big sono Reggiana, Entella e Cesena si può facilmente immaginare il livello delle altre, in un campionato di bassissimo livello che la “big Reggiana” sta regalando alla “big Entella” con la “big Cesena” che non è stata capace di approfittarne.

Il pari dell’Orogel Stadium – Dino Manuzzi da risalto ad una Lucchese capace di imbrigliare, anche tatticamente, i padroni di casa.

La sorpresa del giorno è senza dubbio l’utilizzo dal primo minuto di gioco del desaparecidos Vincent De Maria; l’esterno, arrivato con il mercato di gennaio, è l’unico terzino sinistro di ruolo (e di piede..) e non avevamo ancora avuto il piacere di vederlo all’opera. Alla fine risulterà uno dei migliori in campo.

Altre novità: rientra Tumbarello (e si vede), stanno fuori Mastalli e Visconti.

La gara è gagliarda, ma sporca, confusionaria, come ormai siamo abituati a vedere e le occasioni, alla fine, si conteranno sulle dita di una mano (e avanzeranno pure….).

Alla prima mezza occasione (23’) il Cesena passa; la Lucchese, tanto per cambiare, prende gol su calcio piazzato con Caliento che corregge una specie di tiro cross di Shpendi. Passano otto minuti e stavolta sono i padroni di casa a prendere gol su calcio piazzato; l’angolo battuto da Di Quinzio ad uscire è una parabola sulla quale Panico si inventa una semi-rovesciata che si insacca nell’angolo lontano (31’). Un gol da cineteca che riequilibra il match.

Altre emozioni? No, almeno che non si vogliano far passare per emozioni un paio di tiri in porta centrali…

Nella ripresa non cambia molto; il Cesena prova a mettere pressione ma anche i bianchi di Toscano sono sprecisi e arruffoni e di azioni ben congeniate nemmeno l’ombra. Un paio di palloni che stazionano in area lucchese e una traversa scheggiata da Shpendi sono il misero score con il quale i romagnoli avrebbero voluto vincere la contesa, mentre la Lucchese non si vedrà mai dalle parti di Tozzo.

La gara finisce senza troppi sussulti anzi, senza sussulti.

Un sei più come voto di squadra, stavolta senza insufficienze; per Tiritiello, Tumbarello e De Maria e Panico, mezzo punto in più.

Tra quattro giorni sarà di scena al Porta Elisa l’Entella di mister Gennaro Volpe, allenatore “fatto in casa” nel senso che ha giocato diverse stagioni con i liguri, dell’ex rossonero e amico della Lucchese Matteo Superbi (Direttore Sportivo) e dell’ex Segretario rossonero Nicola Benedetti (Segretario Generale).

La Lucchese, inutile dirlo, sarà arbitro del campionato.

Per i play off non dovrebbero esserci sorprese dell’ultim’ora, ma attenzione al Rimini che con un calendario apparentemente più facile (due gare interne con l’ex capolista Fiorenzula e con il Montevarchi virtualmente retrocesso) potrebbe inficiare l’ottavo posto ai rossoneri (il Siena prenderà sicuramente due punti di penalizzazione, qualcuno parla di quattro…).

Ancora una ventina di giorni e si chiuderanno i battenti della regular season, in attesa di capire dove andremo a giocare la prima gara play off.

In citta, intanto, c’è fermento e curiosità. La vicenda stadio, ad un passo dallo sblocco definitivo e l’attesa per vedere quali saranno i programmi della nuova proprietà, tengono alta l’attenzione del popolo rossonero; un popolo che è pronto a tornare sui gradoni del Porta Elisa a patto che si possa veramente sognare.

Giulio Castagnoli

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