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LUCCHESE - REGGIANA 0-1

Una gara da 0-0, per lunghi tratti brutta, risolta da un gol fortuito, da alla Reggiana tre punti pesantissimi e lascia la Lucchese fuori dalla griglia play off.

Se è vero com’è vero, che gli emiliani sono la capolista del torneo con quattro punti di vantaggio sulla seconda, viene spontaneo chiedersi quale sia il livello delle altre squadre; si perché la squadra di mister Diana non ha fatto vedere un bel nulla, ne sotto il profilo tecnico, ne sotto il profilo tattico, ne sotto il profilo fisico-agonistico, non giocando sicuramente con il piglio della capolista. Ma tant’è….ed i tifosi reggiani, leggendo qualche forum o sui social, si chiedono come sia possibile che la loro squadra veleggi in testa alla classifica.

Campionato mediocre? No…..di più!

La gara è stata, come dicevamo, brutta con pochissime emozioni condensate nell’ultimo quarto d’ora di gioco e sentire parlare delle condizioni del terreno di gioco ora, quando inizia ad avere una parvenza di campo da calcio, suona strano. Anzi, viste le piogge dei giorni scorsi, il vecchio terreno del Porta Elisa ha retto bene.

Qualcuno se l’è presa con l’arbitro Monaldi di Macerata che, secondo il sottoscritto, non ha arbitrato così male; poteva esserci un rigore per la Reggiana, poteva starci un rigore per la Lucchese, magari ha esagerato con i cartellini, ma è sempre stato vicino all’azione e non ha influenzato il risultato.

Nella prima frazione pochissime emozioni, con una lievissima supremazia territoriale da parte degli ospiti e le conseguenti due mezze occasioni reggiane (al 13’ Nardi salta anche Cucchietti in uscita, ma calcia fuori di stinco).

Nella ripresa ancora supremazia granata, con una traversa scheggiata da Kabashi, un’occasione clamorosa per Cauz (26’) a due metri dalla porta ed il “gollonzo” di Varela che di coscia mette in rete (31’). Un minuto dopo (32’), nell’unica vera palla gol per la Lucchese di tutta la gara, è Venturi a superarsi deviando un colpo di testa di Mastalli diretto sotto la traversa.

La gara si anima (tardivamente) anche sotto il profilo agonistico e ne fanno le spese prima Varela (38’), per un intervento da dietro su Bruzzaniti, poi Benassai per doppia ammonizione, poi Laezza per aver tentato di colpire con un pugno Romero e, sulle conseguenti proteste, viene sventolato il rosso anche a mister Diana.

Su questi episodi si chiude una gara che ha mostrato poco; la Reggiana, come detto, è sembrata tutto fuori che una “corazzata”, senza mettere in luce praticamente niente, mentre la Lucchese ha fatto quello che poteva fare con pregi e difetti che ormai tutti conosciamo.

Un cinque e mezzo come voto di squadra, con sufficienze piene per Cucchietti, Maddaloni e Ravasio.

Si chiude un 2022 con il rammarico, da parte del sottoscritto, di aver visto smantellare un squadra, mister Pagliuca compreso, che con tre-quattro ritocchi avrebbe dettato legge in questo mediocre girone; per la prima volta, dopo tantissimi anni, c’era una struttura importante e si poteva programmare alzando notevolmente l’asticella. Purtroppo e sottolineo purtroppo, la dirigenza non era in quel momento nelle condizioni di poter operare, per motivi economici, rinnovando o confermando i migliori della scorsa stagione. Senza certezze, c’è stata la fuga di mister Pagliuca, l’impossibilità di trattenere i migliori (Minala, Collodel, Belloni, su tutti), la necessità di vendere Bellich e, addirittura, cedendo anche a titolo gratuito quelli che erano sotto contratto (Corsinelli) per far spazio alle quote. Infine sono stati ceduti anche elementi (sotto contratto) che avrebbero fatto molto comodo, come Papini e soprattutto Nannini.

Nella tifoseria si è innescata la consapevolezza che più di così, questa società, non possa fare; le parole oneste del Presidente Vichi, in una conferenza stampa, rimbombano nella mente dei tifosi.

Questa dirigenza, come ho avuto modo più volte di dire, va ringraziata per l’eternità; non ha fatto sparire il calcio a Lucca e, come promesso, l’ha riportata nei professionisti in tre anni. Non è una colpa se più di così non può fare, non è una colpa se all’interno non ci sono imprenditori facoltosi.

Lucca in questo momento storico, sta primeggiando in tanti settori ed i tifosi vorrebbero primeggiare anche nel calcio; se non primeggiano abbandonano lo stadio che, complici orari assurdi, senza un settore coperto, con un livello mediocre, senza ambizioni, è sempre più tristemente vuoto. Nemmeno novecento spettatori contro la capolista, nemmeno novecento lucchesi nel derby “sentito” contro la Carrarese, sono numeri impietosi.

Si vocifera da più parti che ci sia tanta carne al fuoco, diversi soggetti che stanno trattando più o meno direttamente con la società, si fanno nomi e cognomi.

Staremo a vedere.

Buon Natale a tutti!!

Giulio Castagnoli

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