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RECANATESE - LUCCHESE 0-0

Una cosa penosa.

Finisce con un altro pareggio (0-0) l’ennesima gara da sbadigli dei rossoneri, opposti ad una onesta squadra di serie D (si vede bene anche dal linguaggio del corpo di quasi tutti i giocatori marchigiani) e niente più.

Contro l’ultima della classe, neopromossa, la Lucchese “gioca” un’altra gara dove è il niente a farla da padrone; nessuno spunto tecnico, nessuna azione degna di tal nome, centrocampo inesistente sia tatticamente che tecnicamente (in punta di piedi si fa danza classica...), attacco dove il solo Semprini sembra tenere la categoria, un solo tiro nello specchio della porta dopo ben novantasei minuti di gioco.

Un copia e incolla della scorsa gara interna contro la Torres.

I ragazzi di mister Maraia non danno mai la sensazione di essere sul pezzo, limitandosi al compitino quasi sempre insufficiente; al di là delle prima frazione contro il Rimini, la squadra non ha mai dimostrato di essere forte e ora il tempo per amalgama, condizione fisica, ecc, è finito.

Anche la partita di oggi, come quasi tutte le altre, inizia e finisce con il solito tran tran ormai diventato stucchevole; azione che parte dal basso….una serie infinita di tocchetti inutili….nessun centrocampista che si prende la briga di impostare l’azione….e Tiritiello (l’unico che ha dimostrato di essere un giocatore VERO) che lancia in avanti e spera. Centrocampo saltato sistematicamente e speranze vane, perché là davanti continua l’impasse di Bianchimano (con Romero non era diverso) e con Semprini che, pur perdendo diversi palloni, si fa vedere.

Non creare azioni da gol, ne contro la Torres, ne contro la Recanatese (restando all’ultima settimana) è più di un campanello di allarme, almeno per chi lo vuol vedere.

Niente da annotare sul taccuino, se non una serie infinita di errori tecnici, di palle perse, sempre con il comun denominatore: zero azioni, zero pericoli, zero tiri in porta.

Il ritmo è da partita tra donne in stato interessante, all’ottavo mese di gravidanza e l’unica difficoltà è per i tifosi…..nel senso che è difficile restare svegli.

Nonostante la loro evidente pochezza, sono i padroni di casa ad avere l’unica clamorosa palla gol del primo tempo (resterà l’unica palla gol clamorosa della partita….); prima Cucchietti, poi Tiritiello, salvano su Quacquarello e su Ventola, con il colosso lucchese che respinge quasi sulla linea di porta (35’).

L’elettroencefalogramma dei rossoneri è piatto e nemmeno il pericolo scampato sveglia la squadra dal torpore. Si va al riposo con uno scialbo pari.

Alagna e Ravasio, al posto di Quirini e Bianchimano (qualcuno si è accorto che giocava al 43’….) e i primi dieci minuti sembrano catapultare in avanti Tiritiello & C. Un fuoco di paglia, la gara riprende il suo blando ritmo da amichevole estiva e di occasioni nemmeno l’ombra, almeno che non si vogliano chiamare occasioni un paio di traversoni per nessuno e cross direttamente in curva.

Entrano Merletti e Rizzo Pinna per Bruzzaniti e Mastalli (altro rebus…) e intorno alla mezz’ora entra Ferro in luogo di D’Alena. Tra uno sbadiglio e l’altro i padroni di casa ci provano e il fatto che qualcuno corra (sarebbe normale nel gioco del calcio….) “infiamma” il pubblico di casa.

Al 93’ l’unico tiro in porta con Ravasio che di testa, su calcio d’angolo, impegna per la prima volta Fallani.

Finisce con l’ennesimo deludente pari e le parole di mister Maraia (che in parte condivido) lasciano intendere che questa squadra, in diversi elementi visti i risultati, non ha le caratteristiche per affrontare delle partite dove serve più la “garra” della tecnica (non si vede nemmeno quella).

In difesa le cose vanno bene, se è vero com’è vero che sono tre partite consecutive che la Lucchese non subisce gol; i problemi, evidentissimi, sono a centrocampo e in attacco.

La fisicità di Shaka Eklu e di Minala (al quale sommerei tecnica ed esperienza), entrambi 185 centimetri, il dinamismo e la fisicità di Frigerio, la classe di Collodel (bravo negli inserimenti) sono un lontano ricordo. In avanti, parlando al presente, restano grossi dubbi sul potenziale offensivo. Romero, ora infortunato, non è un bomber, mentre le prestazioni di Bianchimano lasciano perplessi; Semprini lo conosciamo e, ad oggi, è l’unica garanzia, mentre Ravasio è considerato una riserva e Catania è stato poco impegnato.

I numeri sono impietosi: soltanto due gol su azione degli attaccanti, considerati titolari, in otto partite.

Un cinque come voto di squadra, con sufficienza per Cucchietti e Tumbarello, mentre il migliore per distacco è Tiritiello.

La Lucchese resta nelle Marche e la gara di mercoledì ci darà ulteriori indicazioni. Ad oggi, i rossoneri, sono un po' meglio della fascia bassa della classifica (e ne abbiamo affrontate diverse) in un campionato dove la parola d’ordine è: MEDIOCRITA’.

Giulio Castagnoli

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